Kill switch nei sistemi operativi

Tempo fa lo sviluppatore Janne Kytömäki navigando nel Market di Android ha notato qualcosa di strano: decine di famose app risultavano realizzate da sviluppatori diversi da quelli veri. Kytömäki ha intuito che dovesse trattarsi dell’opera di un malware a rapida diffusione, e ha subito denunciato le sue scoperte.
Google ha immediatamente preso contromisure. Gli è bastato azionare il kill switch (interruttore di spegnimento – n.d.t.), per raggiungere in un istante più di 250.000 smartphone Android infetti e rimuovere da remoto il codice dannoso.

Il Kill switch costituisce ormai uno standard della maggior parte degli smartphone, tablet ed e-reader. Google, Apple (AAPL) e Amazon (AMZN) hanno tutti la possibilità di raggiungere da remoto i loro dispositivi per eliminare i contenuti illeciti o modificare codici senza richiedere alcun permesso agli utenti. E’ un modo efficace per bloccare le minacce che si diffondono velocemente, ma è anche una questione molto spinosa nell’ambito della privacy e della sicurezza.

Con il lancio del sistema operativo Windows 8 previsto entro la fine dell’anno, per la prima volta milioni di PC desktop e laptop saranno dotati di un kill switch di serie.
Microsoft non ha spiegato pubblicamente le ragioni che l’avrebbero indotta ad includere tale funzionalità in Windows 8, a parte un criptico avvertimento secondo cui potrebbe trovarsi costretta a ricorrervi per motivi legali o di sicurezza.

Qualora ci fossero ancora dubbi sul perchè adottare Sistemi operativi aperti e Open Source, eccone una valida motivazione.
Ve la immaginate una bella centrale elettrica o un sistema industriale controllato da uno di questi sistemi? Auguri.

Articolo in lingua inglese pubblicato sul sito Business Week
Link : http://www.businessweek.com/magazine/the-kill-switch-comes-to-the-pc-02162012.html